Chi vivere bene in Europa?

Risposta: persone di opinioni conservatori che vivono in paesi con grandi spese sociali statali.

Adam Okulicz-Kozarin dell’Università di Ratger a Newark, nel New Jersey, e i suoi colleghi hanno svolto un lavoro titanico, analizzando le indagini su oltre 1,1 milioni di persone condotte tra il 1970 e il 2002 in 16 paesi d’Europa. L’array degli intervistati comprendeva campioni rappresentativi degli abitanti di Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania

, Italia, Lussemburgo, Danimarca, Irlanda, Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Portogallo, Finlandia, Svezia, Austria e Norvegia. Tutte queste persone hanno risposto alle loro opinioni politiche e al “livello di felicità” e alla soddisfazione personale per la vita e i ricercatori hanno commissionato i paesi in termini di “liberalismo” o “conservatorismo” della politica sociale statale, e poi hanno confrontato l’uno con l’altro.

Va notato che il significato del termine “liberale” negli Stati Uniti, in cui gli autori vivono, lavorano e dove hanno pubblicato la loro ricerca sul Journal of Applied Psychology, che pubblica l’American Psychological Association, l’opposto del significato in che questa parola è usata in Europa e in Russia. Per opinioni liberali e politica liberale, gli americani non comprendono la difesa delle libertà personali e la responsabilità delle persone per la propria vita, ma, al contrario, grandi spese sociali in cui la scarsa assistenza è fornita a spese di tasse elevate, e in generale, protezionismo e fiduciario dello stato in relazione ai cittadini. È in questo senso della parola al numero di paesi “liberali” che gli autori hanno attribuito alla Svezia e ad altri paesi scandinavi e al numero di “conservatori” – ad esempio Irlanda, Portogallo e Francia.

Ha scoperto quanto segue. Da un lato, in generale, la popolazione dei paesi “liberali”, cioè paesi dell’orientamento socialista pronunciato, più felici e più abbastanza vita di quelli che vivono nei paesi conservatori;La Danimarca era il paese più felice. Ma allo stesso tempo, in tutti i paesi, i proprietari di opinioni conservatori sono più felici di quelli che aderiscono alle credenze “liberali”, lasciate a sinistra. Da qui la semplice conclusione logica: i più felici in Europa dovrebbero essere conservatori svedesi, danesi, finlandesi e norvegesi.